“S come SPERANZA” di Maria Rosa Oneto

“S come SPERANZA” di Maria Rosa Oneto

L’etimologia della parola SPERANZA si ricollega al latino SPES (speranza) e a sua volta dalla radice Sanscrita che significa: rendere verso una meta.
Rappresenta, quindi, un sentimento, che nella tradizione CRISTIANA è anche una delle tre Virtù Teologali (insieme alla Carità e alla Fede), di aspettativa di un bene futuro, di fiducioso ottimismo verso il proprio destino e quello del Mondo intero.
SPERANZA, nella lingua Ebraica, deriva dal verbo “QWH” (sperare), il cui rispettivo sostantivo è “TIQWAH” (speranza) che vuol significare anche CORDA.
La corda, diviene così quel legame invisibile, che lega una persona a qualcuno o a qualcosa di indefinito che non ti lascia mai sola.
“La SPERANZA – per Papa Francesco – è un dono, un regalo dello Spirito Santo e per questo mai delude. La speranza è GESÙ. In Gesù Cristo, Persona Viva che si compie nell’Eucarestia, che è presente nella Sua Parola. È Cristo che rifà tutte le cose meravigliose della Creazione, è il motivo della Nostra Speranza. È questa speranza che non delude, perché Lui è Fedele, non può rinnegare se Stesso. È questa la Virtù della Speranza!”
Per Letterati, Filosofi e Poeti, la speranza in senso laico, assume svariate sfumature: può simboleggiare il desiderio passionale che si avvera. Il turbinio delle emozioni che scarnificano il dolore, permettendo all’Anima (Spirito) di riprendere quota.
Può significare: voglia e fiducia di guarire da un male corporale. Sanità di Mente e Cuore per chi è in grado di trascendere il presente e spaziare oltre i confini dell’apparenza. Sperare, rinsalda l’autostima sulle proprie capacità personali. Fortifica la volontà e rende saggi oltre i confini di un vissuto ripetitivo e stancante.
Dal punto di vista psicologico, la SPERANZA, non è stata ancora trattata a fondo. Per Moritz Lazarus (psicologo esperto delle emozioni), il fulcro della questione, riguarda soprattutto la controparte BIOLOGICA e FISIOLOGICA della speranza che sarebbe troppo scarsa per farla rientrare tra le emozioni che comunque scatenano forti reazioni fisiche (come la paura). In ambito psicologico, alla speranza viene dato un compito fondamentale, che è quello di supportare la MOTIVAZIONE; perché senza speranza cadrebbe ogni possibilità di cambiamento, riguardo a situazioni difficili.
Secondo Rick Snyder (uno dei massimi esponenti della Psicologia POSITIVA), la speranza è una sorta di MOLLA comportamentale e ne individua due aspetti.
L’ angentività (la convinzione di poter raggiungere i propri obiettivi) e i Percorsi (l’auspicio di riuscire ad ideare dei piani appositi per realizzarli).
Questi due Elementi, compongono il ” Potere a procedere!”
Quindi essere e mostrarsi positivi, è un “traguardo” di benessere, di “crescita” individuale, verso le “dolci sponde” della Speranza Collettiva.

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Foto Pixabay

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